venerdì 18 febbraio 2011

Il duello a colpi di scoop insaporiti al limone

 La storia si svolge a Lipari, al vecchio porto, in un bar di Marina Corta negli anni Ottanta. Vengono allora presentati due personaggi: il leone delle Eolie e il conte delle Lipari, sono giornalisti. All'epoca, esistevano due giornali siciliani: L'Ora e Il giornale di Sicilia. Leone Bartolino quindi il leone delle Eolie scrive sul giornale del mattino invece Luigi Barrica, il conte delle Lipari scrive su quello del pomeriggio. Quando uno dei loro articoli appare sul giornale, lo firmano, lo danno al cameriere e gli chiedono di mandare l'articolo accompagnato da una limonata fresca per l'altro giornalista. Sono dunque in concorrenza, sono rivali ma provano un certo rispetto l'uno per altro e anche un po' d'amicizia. Inoltre sono precisamente descritti: Leone ha una passione per le barche e i motoscafi, gli piace anche intervistare i VIP di passaggio sulle isole, è il corrispondente del Corriere della sera e possiede una macelleria dove si trovano volti famosi di VIP che ha intervistato. Invece il conte delle Lipari è descritto come qualcuno che gira sempre le isole, non ha grande passione per i VIP ma si sente all'Havana, gli piace la musica e canta ogni giorno "commandante Che Guevara". È il corrispondente del giornale Repubblica. Finalmente loro sono amici e avversari, soprattutto in estate quando c'è molto lavoro non possono approffitare della "calura" o del mare delle isole, infatti rimangono seduti al bar di Marina Corta a bere una limonata fresca, stanno lavorando come nessuno può immaginare. Infine la loro sicilianità si vede nella loro amichevole rivalità, che rappresenta la fraternità siciliana.

Se Palermo sembra Parigi allo chansonnier

Glossario:

Il vicolo: impasse; cul de sac
Il galeone: galion
Chansonnier: compositeur, interprète de langue française
Il fisarmonica: accordéon
L'intonaco: enduit
La spavalderia/la prepotenza: crânerie/arrogance
Lo spazzino: balayeur; éboueur
Strappare: arracher
Aspra: sévère
Il candore: candeur, blancheur
Il cinismo: cynisme
Corazzato: blindé
Il disuso: désuétude
Indifeso: impuissant
Gli artigiani: artisans


Riassunto:
Il maestro Piscopo è un uomo che pensa che Palermo sia Parigi, paragona le due città. E nato vicino ad Agrigento e ha viaggiato molto per il mondo. È andato soprattutto a Parigi e a New York (e anche a Madrid...). Savatteri lo paragona a un bambino e per un bambino, ogni città è bella, soprattutto Parigi.
Da Parigi ha portato le immagini della città, che oggi proietta sulle mura di Palermo, credendo che sia Parigi.
Da New York, ha portato una fisarmonica, che ha comprato da un barbiere che voleva che lo strumento tornasse in Sicilia. Inoltre Piscopo aveva imparato a suonarne da piccolino nelle botteghe di barbieri. Con questo strumento fa delle canzoni per i bambini, d'altronde, è maestro alla scuola elementare di palermo. Gli piacciono molto i bambini.
Ha inciso un compact disc con le canzoni dei barbieri della sua infanzia, i barbieri di Palermo essendo una delle sole cose che non confonda con i "coiffeur" di Parigi. Cosi, le loro canzoni non si perdono nel tempo che passa...
Questo personaggio non è comune perchè vive "nel passato per il futuro", cioè usa i suoi riccordi per fare sorridere i bambini del presente. Le tradizioni del passato, come le canzoni dei barbieri, non si perdono e raggiungono il futuro, e cosi lo spirito siciliano rimane.

Il postino che si fece pittore

Riassunto :
Guiseppe Butera detto " Peppebutera" è un ragazzone di Comitini, è una persona grande e grossa, con una faccia buona, la voce tonante, è entusiasto e appassionato. ha una cassetta di campagna a Muxarello.
è diventato postino per forza. Gli piace sparire spesso prendendo la statale Agrigento-Palermo.
La gente cerca di sapere dove se ne va, facendo ipotesi forse se ne andrà in campagna, forse avrà poteri magici, vorrà tuffarsi nel fiume Platani, forse avrà una storia d'amore con una fata.
è stato spiato da un pastore che ha detto alla gente che l'ha visto. ha sentito musica, una voce di donna, e urlacci di Peppebutera. l'ha visto dipingere.

Al daivolo il marketing, basta essere Capa...lunga

Glossario :

- matto : fou
-  il ghiaccio : glace
-  il cappoto : manteau
- il cacciatore : chasseur
- l'indagine : enquete
- spericolata : temeraire
- cruccio : souci
- tufo : tuf
- scongiure : exorcisme
- il tifo : partisan - supporter
- incassi : encaissement - recette

Riassunto :

Essere impreditore, non è cosi tanto facile, è un mestiere che richiede di essere visionario e opportunista. è la persona che prende rischi e non sempre per guadagnare soldi ma per fissarsi "chalenge".
Amedeo Bruccoleri è nato a Agrigento, ha lasciato la Sicilia per studiare a Bologna. Ha viaggiato in giro per il mondo ed è tornato ad Agrigento.
Amedeo potrebbe essere questa persona, perché ha deciso di aprire una libreria che si chiama "Capalunga".
Niente di straordinario, solo che le tabelle del sole 24 ore, se si guarda il rapporto tra indice di acquisto di libri e la popolazione, Agrigento è al 99simo posto su 103. la qualità di vita non è cosi tanto buona. Quindi c'è un paradosso, apre una libreria mentre non si vendono più i libri. Eppure Amedeo non si arrende.
Aperta con Irma Ambrosini, la sua compagna, una bruzzese che vuole una vita spericolata, ha abbandonato il suo mestiere di chef a Roma. "Chi si piglia, si assomiglia".
La libreria è bellissima, si può viaggiare senza muoversi. è una libreria dedicata ai ragazzi, ai bambini. è un posto pieno d'amore, di convivialità che accoglie anche le scuole. La frequentano il procuratore, le case editrici e gli incassi crescano a poco a poco. Ha saputo creare di nuovo il legame sociale per rafforzare la coesione sociale.
Attraverso Amedeo, vediamo qualche elemento che compone la sicilianità, cioè il fatto di essere testardo, di fare smentire i più pessimisti, il gusto per il rischio, l'amore per la sua città affinché si possa conservare l'anima.

mercoledì 16 febbraio 2011

Nos réflexions sur le livre

Je  pense qu'il est très intéressant de comprendre, comment les événements historiques et le poids du passé peuvent influer sur les problèmes d'une jeune fille adolescente. Un autre aspect important, selon moi,  concerne les questions morales et éthiques qui se posent et, par consequence, les choix que le protagoniste a à faire, entre la pax de la famille, et son devoir.
                                                                                                                                    Margherita Bruno
                                                                                                                       

Je pense que ce roman a été très intéressant parce que m’a suscité impressions diverses par rapport aux autres romans que parlent de camp de mort. En effet le roman n’est pas une histoire habituelle de morts et d’ exploitations, mais il représente le passé que a une répercussion sur le présent de la protagoniste.   
                                                                                                                                         Adriana Pitò


Selon moi, le livre a été un moyen de réflexion sur l’attitude de qui a vécu l’atrocité du camp de mort, en effet  le grand père de la protagoniste a voulu  carrément bruler  sa maison et changer identité pour oublier son passé.   
                                                                                                                                     Irene Pirricone

Le Roman Sobibor m'a fait réfléchir beaucoup sur les souffrances causées par la guerre qui continue à être un fléau du monde. En fait, l'auteur du livre a voulu souligner la cruauté de cette période, en particulier dans les camps de mort , qui conduit un adolescent à se révolter contre cette horreur et se réfugier dans l'anorexie. Donc, Jean Molla  affronté des problémes du passé et des problémes des adolescents, comme l’anorexie.
                                                                                                                                       Marina Cusenza

Je  pense que Sobibor est  un livre très interessant parce-que l’auteur  a ètè capable de traiter une thème historique et en meme temps une question d’actualité,  comme celle de l’adolescence et des problemes liès  à cette période difficile de la vie.  
                                                                                                          Nadia Benenati

Pour moi, le livre traite d'une manière intéressante le thème de l'anorexie, en cherchant les causes de ce problème très généralisée de la jeunesse et de le montrer à travers les expériences de vie d'une jeune fille, Emma. L'indifférence des parents et la découverte d'un terrible secret jalousement gardé par les grands-parents sont la cause de sa vie difficile.
                                                                                                                                     Angela Caleca

Selon  moi  Sobibor  est  un  livre  magnifique  parce  que  il parle des  thèmes  très  importantes  comme  la anorexie e  le  nazisme. On peut  voire  l’énorme influences  du passé sur  le  présent d’une  jeune fille  qui  est  pris  par  le  désir de  savoir  la  vérité de  sa  famille. J'ai été frappé par sa sensibilité à propos des faits  historiques, et malgré ses problèmes, elle a montré d’ être une fille forte, pleine  de vie.
                                                                                                                                    Eliana  Laudani

 

venerdì 11 febbraio 2011

Il baritono del Santo Padre

spuntare: surgire
liturgia: liturgie
solenni: solennel
compiacimento: complaisance
sbigotimento: consternant
scomodare: déranger
Quant'è beddu: ?
coro: coeur
ombelico: nombril


La storia commincia in una casa siciliana, tutti guardano la televisione per vedere Peppino, un baritono siciliano molto famoso che canta vicino al Papa col coro della capella Sistina al Vaticano. Quelli che guardano la tv conoscono bene la storia di Peppino ma si chiedono chi sono gli altri accanto a Peppino perché anche loro avranno una storia. Infatti Peppino è descritto come una persona per bene, è nato a Agrigento, si chiama Giuseppe Dalli Cardillo ma è chiamato Peppino. Tuttavia i suoi genitori non sono ricchi, all'inizio cantava sulla piazza di Agrigente, ma dopo si rende conto del suo talento e commincia a sognare di una grande vita di tenore; comunque entra nel conservatorio a Caltanisseta. Però ha la voce di un baritono, si diploma ma deve partire dal suo paese e andare a Nord, a Firenze per perfezionarsi e trovare un lavoro. Commincia a cantare per i matrimoni e nelle catedrali ma non gli basta e decide di presentarsi al concorso di canto per entrare nel coro del Papa. Lui spera ma non si fa grande illusione perché è molto difficile però ce la fa e finisce davanti a tutti gli altri candidati. Finalmente, si aprono le porte della basilica San Pietro e può cantare davanti al mondo. Ecco la storia di Peppino ma forse gli altri membri del coro avranno anche loro una bella storia e se la meritano !

Se un Tesoro Umano Vivente ti fa una mafalda al prosciutto

Statale : d'état
Cavalcavia: viaduc
Scoscesa: abrupte, escarpé
Quadrivio: carrefour
Pierandelliana: comme les oeuvres de Pierandello
Paradosso: paradoxe
Caretto: charette
Traino: traction (cheveau de trait)
Sgrettolarsi: s'effriter, se désagréger.

Si tratta di un personaggio, Raffaele La Scala, che ha perso suo padre da piccolo, ha imparato il mestiere di fabricante di caretti, per portare soldi a casa e vivere. Ha imparato colle più grandi famiglie di fabricanti siciliani. Dopo è dovuto andare alla guerra, e quando è tornato ha continuato a costruire dei caretti e ne ha venduto un sacco! Sopratutto che erano bellissimi con molti colori e originali. Colla modernisazione e l'arrivo dei motorini lui aveva meno ordini. Ha chiuso bottega e si è promesso di non fare mai caretti di nuovo.
Ha lavorato con sua moglie e ha fatto i panini per gli studenti ma quando la sua nipotina è nata ha deciso di lasciare qualcosa di se stesso. Dunque decisò di ricomminciare la fabricazione di caretti e così avrebbe lasciato un ricordo.
Suo figlio, Marcello, l'aiutò e imparò il mestiere. Mentre suo padre aveva comminciato con i caretti, e finito con i panini, suo figlio fece il percorso inverso. 
Oggi  Raffaele è morto e Marcello continua la tradizione ed è Tesoro Umano Vivente, patrimonio protetto dall'Unesco.
E se andate in Sicilia, non dimenticate che c'è un tesoro umano sull'isola.