venerdì 22 aprile 2011

Sicilia di ieri e Sicilia d'oggi

Buongiorno, oggi stiamo per paragonare i personaggi dei due autori che stiamo studiando.

Primo aspetto : quello dei personaggi.
I personaggi di Savatteri sono più imponenti, come nel Rais che conta i pesci di Favignana con il personaggio che è "un omone grande come una montagna", invece, Turiddu è magro, fa pena, è "poveraccio".
Vedimao tutte le età nell'opera di Savatteri, mentre quando si incontrano persone anziane, nella novella di Verga, Cavalleria Rusticana ; la madre di Turiddu, fa pena, è sola, non ha soldi, piange quando suo figlio sta per combattere con Alfio. Però vediamo bene che nella novella Se un tesoro umano vivente ti fa una malfada al prosciutto l'uomo anziano è attivo, lavora ancora mentre è vecchio, fa "lavoro duro, fatica di braccia e di polmoni", nonostante tutto continua a lavorare fino alla sua morte e se ne va "serenamente".
Ci sono dei giovani nelle novelle di Savatteri, come le parole di papà diventano musica, con Costanza che è una giovane donna che viaggia molto, mentre Lola e Santà stano a casa, vanno solo a messa, unico momente per uscire. La gioventù è più libera nell'opera di Savatteri.


Il secondo aspetto è dunque quello della società:
Cioè, il fatto che la società siciliana di Svatteri non è la stessa di quella di Verga. Per esempio, nella societa dipinta da Savatteri, non ci sono i vicini che chiacchierano e che alimentano le voci, non rappresentano la morale. Invece per Verga, per chi i vicini fanno le leggi "morali", sono i querelanti, gli avvocati, i giurati, i magistrati e i deputati; giudicano gli atti di ognuno.

C'è anche la differenza della religione :
Importantissima, perché nella novella di Verga, è onnipresente, visto che la gente non andava più a scuola, si rifugiava presso Dio per tutto, per esempio Lola che sogna dell'uva nera, se ne va a confessarsi, ci sono anche le espressioni come "gesummaria", "avemarie", "santo diavolone"...
Nelle novelle di Savatteri, la religione non è cosi importante come in Cavalleria Rusticana.
Nella novella Il gran sacerdote del Codice di Vigàta, di Savatteri, si parla di una setta attorno a un autore siciliano, c'è anche la chiesa nella novella che parla delle pietre dell'Empedocle, la prima del libro.

Il denaro:
Molto importante nella storia di Verga, da lui sappiamo il valore della gente,  il loro livello sociale, i personaggi sono definiti dal numero di muli che hanno. Per Savatteri, non è il denaro che definisce la gente, è la personalità, la volontà di vincere, i personaggi non sono ricchi, fanno parte del ceto sociale medio, "non troppo ricco e non troppo povero".

Per finire :
Possiamo dire che la famiglia è cosi importante per Verga come per Savatteri. Nell'opera di Verga i personaggi sono definiti dalla loro discendenza, si dice sempre l'origine. I nomi della madre e del padre sono associati all'identità dei personaggi, cosi sappiamo che non sono bastardi, per esempio "Turiddu della gnà Nunzia", "Lola di Massaro Angelo"... Si capisce quindi perchè Turiddu vuole stare in vita per la sua mamma.
Nel libro di Svatteri, si vede per esempio quando il figlio continua a fare il lavoro di suo padre, cioè il carrettiere, o quando la figlia nella novella le parole di papà diventano musica usa dei testi di suo padre per fare delle canzoni. La famiglia è importante per Savatteri ma di modo diverso, perché per Verga è onnipresente, nell'opera di Svatteri si parla più dell'amicizia, come con l'uomo che da il fisarmonica al professore della novella se Palermo sembra parigi allo chansonnier, o ancora tutti gli amici dell'uomo nella novella il rais che conta i pesci di Favignana che sono aiutati da lui per trovare il giorno preciso delle loro date di nascite.  E per finire c'è la comunità del Gran Sacerdote.

Per concludere, possiamo dire che i due autori, anche se descrivono tutti e due la Sicilia, non vedeno quest'isola e la gente che ci vive con lo stesso sguardo, è evoluto. Verga descrive dei personaggi vinti e rassegnati, che sono imprigionati dal loro statuto sociale ; come il numero di muli, le origini famigliari, la religione, e soprattutto, vediamo che se uno vuole cambiare il suo statuto come l'ha fatto Turiddù, muore, ucciso durante un duello.

Mentre nell'opera di Savatteri si mostra che i personaggi sono già colmi dalla loro vità perché l'hanno resa bella con il loro presente e le loro capacità, i loro desideri, e la loro volontà. La Sicilia di Svatteri è piuttosto una Sicilia del sole, una Sicilia che vince, qualla dell'ottimismo, del volere riuscire, della felicità di vivere.

Fine della storia di Enzo Riccardi (Cavalleria rusticana)

- Così va bene, -rispose compare Alfio, spogliandosi del farsetto, -e picchieremo sodo tutt'e due.
Decisero di fare un duello all'antica quindi solo colle mani. Si incontrarono il giorno dopo; Alfio era più forte di Turiddu però Turiddu aveva imparato a combattere alla guerra quindi aveva una tecnica migliore. Cominciarono il duello in una straducciola riservata a questo tipo di combattimento, si guardarono tutti e due negli occhi sapendo che solo uno dei due avrebbe vinto. Alfio, sicuro di sè come sempre, disse a Turiddu che la sua morte era prossima. Tuttavia, Turiddu rimase sereno e non aprì la bocca per rispondere, era concentrato sull'avversario e pensava come avrebbe potuto contrattaccarlo e vincere. Alfio si avvicinò di Turiddu e gli diede tanti colpi però Turiddu schivava ogni colpi del suo avversario. Alfio continuò e si stancò mentre Turiddu rimaneva davanti a lui senza essere stanco. Il combattimento durò ma Turiddu decise di contrattaccare col suo gomito, Alfio cade dopo essere toccato alla testa e rimase per terra. Mentre Turiddu pensava che avesse vinto, Alfio si alzò dietro a lui. Ma Turiddu non aveva l'abitudine di girarsi davanti a un avversario, dunque si girò e gli diede un colpo letale nella gola, Alfio era morte. Turiddu si mese a correre e andò da Lola per racontarle la storia. Lei ascoltò attentamente Turiddu e lo ringraziò per averla liberata di Alfio, adesso sono felici tutti e due, ma un uomo l'aveva deciso altrimenti. Infatti, il padre di Alfio sapeva che suo figlio doveva combattere Turiddu per rimanere con Lola però era sicuro che suo figlio avrebbe vinto. Turiddu, felice con Lola, non pensò più a questa storia che era finita da tanti mesi e rimaneva con la sua fidanzata. Ma un giorno, mentre Turiddu e Lola avevano deciso di fare una passeggiata nel bosco, il padre di Alfio segue i due innamorati. Aveva nascosto nella sua giacca una pistola e aspettò i due innamorati. Lola riconobbe il padre di Alfio e lo salutò brevemente perché aveva paura di lui. Ila padre di Alfio di Alfio cominciò a parlare loro e prese la sua pistola dicendo: "Dovete pagare per la morte di mio figlio, è il vostro giorno, voi morirete !!". Il padre di Alfio vuotò tutte le pallottole della sua pistola su Turridu e Lola ma ne conservò una. I due innamorati caddero insieme, abbracciati, e muoiono davanti al padre di Alfio che decise du utilizzare l'ultima pallottola per lui. C'è stato un grande rumore nel bosco e tutti e tre morirono nel silenzio pesante della morte.

domenica 10 aprile 2011

Fine della novella di Verga - Manon T.

Così va bene, - rispose compare Alfio, spogliandosi del farsetto - e picchieremo sodo tutt'e due.
     Il duello cominciò così. Non si sa veramente chi di Turiddu o di Alfio attaccò per primo, ma l'unica cosa che si sa è che il primo che fu ferito era Turiddu. Compare Alfio, preso da una folia demenziale, si lanciò su Turiddu col suo coltello, e lo ferì alla gamba. Turiddu, crollò sotto il dolore, ma si sentì preso dal coraggio e si rialzò, pensando a Lola. Lui non voleva che uno dilore fosse urtato, quindi, provò a parlare con Alfio, er spiegargliegli che l'unica cosa che voleve era che Lola fosse felice, con lui o un altro. Alfio, furioso, gli rispose :
- è facile per voi dirlo, sapete che Lola è innamorata di voi !
- la prova! Si è sposata con voi !
- solo perché sono più ricco. Non mi illudo, lo so. Ma le voglio bene, poco importano le ragioni del suo matrimonio con me.
- siete egoista! Non vi preoccupate se è felice o no, finché lui abbia quello che vuole !
    Turiddu era tanto furioso che si lanciò su Alfio, e lo buttò per terra. Se volesse negoziare qualcosa era il momento. Chiese ad Alfio se preferisse morire o vivere ma senza Lola, lui rispose : "Morire !". Ma Turiddu era ben educato e non poteva decidersi ad ucciderlo. Quindi decise che Alfio sarebbe andato a vivere lontano da questa città, e lui, avrebba sposato Lola. Il problema che rimaneva sempre era quello del denaro, quindi Turiddu ebbe un'idea. Disse ad Alfio di lasciarlo vivo, ma solo se gli avrebbe dato la metà del suo patrimonio economico. Alfio si sentiva cadere in una trappola, quindi accettò malincuore.
    L'indomani, Alfio partì all'alba. Il matrimonio fu celebrato la settimana dopo il duello. Lola e Turiddu vissero felici per sempre e fino alla fine dei tempi.

Manon T. 

martedì 5 aprile 2011

inventare la fine della storia di Verga (da Romain lana)

"cosi va bene,rispose compare Alfio,spogliandosi del farsetto;e picchieremo sodo tutte due.
Queste parole darono il tonno del duello che stava per svolgersi.
Alfio e Turridù,stavano in piedi,guardandosi negli occhi.
L'atmosfera si fece sempre più pesante,niente rumore,solo il vento venne a spaccare questo silenzio da cattedrale.
Questo duello non aveva via di scampo tranne quellla della morte.
Due uomini,totalmente opposti,l'uno di ceto sociale basso,innamorato cotto di Lola ,l'altro ricco come un maiale,che voleva soltanto rinforzare il suo orgoglio.La battaglia sembrava squilibrata.
Ognugno si era portato il coltello.La lungheza delle lame dimostravano la risolutezza dei due personaggi.
Ad un tratto,il viso di Turridù fece apparere,con sorpresa,un sorriso.
-a posto vostro,compare Turridù,preghierei perché non soffriste!
ditemi perché state sorridendo ?chiese Alfio,stupito.
-sto sorridendo,compare Alfio,perché sento già la reazione dei vicini quando portero loro la vostra testa in piazza;vedranno tutti di quale tipo di persona si tratta ! senza ovviamente offendervi ! rispose Turridù di modo ingenuo.
Inoltre potro dimostrare il mio amore per Lola ,ragguinse.
-sono sgomentato a un tale punto che mi dovrei cambiare le mutande ! Che bello! siete un principe azzuro,vero e proprio.
lasciatemi riflettere,il principe azzuro,innamorato pazzo di Lola, se n'è andato a tradirla !
qualcosa non va ? non siete daccordo? E molto leale da parte di un bersagliere ! dichiaro Alfio con ironia.
Turridù fece finta che queste parole non lo colpissero,pero si vedevano le sue lacrime risalire.
Con dispetto il bersagliere rispose :
-e voi volete bene a lei o piuttosto pensate che lei vi voglia bene?
riflette un minuto, anché se so che per voi è difficile, non è innamorata di voi ma del vostro denaro , siate cosciente !
io non sono ricco per quanto riguarda il denaro ma sono ricco di valore!
-scusate, ho sbagliato, credevo che io dovessi combattere contro un bersagliere,corragioso e forte,pero vedo solo una signorina !
sentendo queste perole, Turridù,offeso,decise di dare la prima botta ad Alfio,invano.
Si ritrovo per terra,cerco di voltarsi,pero Alfio si butto su di lui e senza compassione, ne approfitto per dargli una coltellata in piena schiena.
Prima di andarsene,Alfio disse queste parole:
-guardate ,comapre Turridù,quando si nasce già come un vinto, si muore anché come un vinto !"

lunedì 4 aprile 2011

A la prochaine!

Bonjour à tout le monde! Nous sommes les filles de la classe 5 A  (terminale) du lycée linguistique, celle qui a participé à l’échange scolaire il y a deux ans, avec votre lycée Honoré d'Urfé à St Etienne. Nous voulons vous remercier pour le livre que vous avez nous proposé, et que nous avons trouvé très intéressant. Cette expérience virtuelle avec vous a été très utile pour mieux connaitre la littérature française contemporaine, et pour exporter nos auteurs à l'étranger. Nous espérons que cela a été utile pour vous aussi. Nous vous remercions pour cette opportunité que vous avez nous donné... A la prochaine!

Vos amies
Chiara Accurso,
Gemma Adragna,
Maria Grazia Asta,
Nadia Benenati,
Sabrina Benenati,
Margherita Bruno,
Marina Cusenza,
Angela Caleca,
Simona Longo,
Eliana Laudani,
Irene Pirricone,
Adriana Pitò,
Vera Pizzitola,
Alessia Plaia,
Maria Silvana Romano.

P.s. Notre prof. nous a demandé de nous filmer, pendant une conversation au sujet du roman lu, mais on ne sait pas s'il nous sera possible le faire, car on n'a pas beaucoup de temps en vue des examen du BAC qui approche. Amitiès!

Fine della storia di Robin Caire (Cavalleria rusticana)

- Così va bene, -rispose compare Alfio, spogliandosi del farsetto, -e picchieremo sodo tutt'e due.
- Allora va bene, cominciamo, rispose Turiddu.
A questo momento, Turiddu prese il suo coltello, cominciò a correre e ad urlare in direzione di Alfio. Alfio rimase calmo come se non ci fosse niente. Turiddu diede il primo colpo col suo coltello ma lo mancò perché si mosse all'ultimo momento. Poi con un gesto preciso diede un colpo col gomito nelle cotolette, si fece allora sentire un scricchiolio, dopo di modo fantastico prese il coltello di Turiddu al passaggio ruppe il suo braccio e piantò il coltello alla base della sua gola e attraversò il suo cervello. Comunque Turiddu cadde lentamente per terra, si fece sentire allora un grande rumore. Tutta la gente intorno rimase con la bocca spalancata. Dopo ciò, Alfio disse a tutti:
"Mi chiamo Alfio ! Sono sposato con Lola allora non voglio più vedere nessuno entrare a casa mia durante la mia assenza, se no, avrà la stessa fine di Turridu."
Su queste parole, mentre Turiddu bagnava nel suo sangue, Alfio tornò i tacchi e se ne andò a casa sua. Lola guardava dalla finestra e incontrò lo sguardo nero di Alfio. Decise allora di reagire e perché no di partire dalla Sicilia, ma come ? Forse con i soldi di Alfio nascosti nell'armadio. Nonostante, Alfio entrò troppo presto nella camera, Lola non ebbe il tempo di fare qualcosa quindi aperse la finestra e saltò. Un secondo grande rumore si fece sentire per strada. Allora la gente applicò la giustizia dell'epoca e siccome credettero che Alfio avesse ucciso Lola, andarono tutti davanti a casa sua per fare giustizia. Decisero allora di appendere Alfio che rappresentava per loro un pericolo, un omicida. Finalmente, Alfio si fece prendere e appendere due ore dopo.

venerdì 1 aprile 2011

Savatteri/Verga : la stessa sicilianità?

Stiamo per presentare "cavalleria rusticana" di Giovanni verga.Nacque il 2 settembre 1840 a Catania(Sicilia) e mori il 27 gennaio 1922 nella stessa città.Fu uno scrittore italiano ,considerato il maggior esponente della corrente letteraria del Verismo.Questo movimento letterario si ispira ovviamente del Naturalismo francese di Zola a metà ottocento.La letteratura deve fotografare obbiettivamente la realtà sociale e umana in ogni aspetto che sia gradevole o sgradevole.
La storia si svolge nel novecento , in Sicilia, in un paesino.Il personaggio principale si chiama Turiddu Macca ;ha fatto il bersagliere. E una persona povera, poiché sua madre ha dovuto vendere l'unica mula che avevano.
E presentato come  un eroe, siccome ha servito per il suo paese, ma anche come una persona fiera perché ogni domenica, si pavoneggiava con l'uniforme da bersagliere. A poco a poco, Verga lo presenta come un persona  ridicola, rassegnata ,"un vinto", usando parole spreggiative come "poveraccio", scrivendo frasi come "il berretto rosso,che sembrava della buona ventura"' "accendeva gli zolfanelli sul dietro dei calzoni" "tentava di fare ancora il bravo ma la voce gli si era fatta roca ". Prima di partire per l'esercito, era fidanzato con Lola, ma quando torna, scopre che lei è sposata.

Lola è presentata come la  fidanzata di Turiddu prima del ritorno di lui dall'esercito. Però, lei ha preferito sposare un' uomo che aveva più soldi di lui. E anche presentata come la figlia di massaro Angelo, cioè non è una "bastarda" e appartiene  a  un ceto sociale medio,questo fatto spiega la sua infatuazione per la  ricchezza.E furba e non è mai colpa sua ma sempre colpa di Dio.E costretta a stare a casa mentre il marito sta fuori ,puo andare solo a messa la domenica .E uno degli elementi della sicilianità quello del rapporto tra moglie e marito.C'erano valori in questa Sicilia del novecento, per esempio, la donna non deve parlare agli altri uomini, è quello che ha fatto Lola, invitando Turiddu a casa sua.

Riassunto Cavalleria rusticana di Giovanni Verga

Cavalleria rusticana è la storia di Turiddu Macca, un contadino siciliano, figlio della gna’ Nunzia. Prima di partire per il servizio militare, era fidanzato con Lola ma durante la sua assenza, Lola si è fidanzata con Alfio, un ricco carrettiere: che "ha quattro muli in stalla". La madre di Turiddu invece è stata costretta a vendere la loro unica mula.
Un giorno Turiddu rincasando incontra finalmente Lola la quale gli spiega che sta per sposare Alfio. Turiddu provava un grande amore per Lola ma quando incontra l’indifferenza di lei si sente ferito e umiliato. Turiddu allora, rosso dalla gelosia e dalla delusione, decide di vendicarsi seducendo Santa che abita di fronte alla casa di Lola. Turiddu si avvicina di Santa, ogni sera, viene chiacchierare alla sua finestra. Mentre Santa si innamora di lui, la gelosia di Lola aumenta; quest’ultima, approfittando dell’assenza del marito, decide di invitare Turiddu a "salutarla". Comunque Santa sentendosi tradita, decide di raccontare tutto ciò che ha visto ad Alfio. Finalmente decide di sfidare in duello Turiddu per conservare il suo onore.

Dopo la professoressa ci ha chiesto di inventare la fine della storia che abbiamo anche messo sul blog.

venerdì 25 marzo 2011

ci presentiamo!

Buongiorno a tutti! Siamo un gruppo di tre, e oggi, abbiamo scelto di presentarci e di darvi il nostro parere sul libro, o almeno su quello che abbiamo letto. 


Per ciò che ci riguarda, siamo in tre, e abbiamo fatto, in più della  novella "La pietra che ispiro Empedocle" (che abbiamo tutti fatto)

le novelle:

"Il raìs che conta i pesci di Favignana"

"Il gran Sacerdote del codice di Vigàta"

"Se Palermo sembra Parigi allo chansonnier" 

"Se un Tesoro Umano Vivente ti fa una mafalda al prosciutto"

 Siamo tre ragazze, e anche se nella classe d'italiano non veniamo tutti della stessa classe, noi tre siamo tutte nella classe di letteratura.

Siamo:

*Virginie Zappa, mi conoscete già dal viaggio di due anni fa. Sono ancora con Laurine Di Bartolomeo. Per il momento mi piace il vostro libro, i personaggi sono molto interessanti, mi è soprattutto piaciuto la novella "Se Palermo sembra Parigi allo chansonnier" perchè si parla di musica e che mi piace molto la musica.

*Anne-Claire Sanz, e io non mi conoscete perché sono arrivata al liceo honoré d'urfé solo l'anno scorso. La mia novella preferita è "il raìs che conta i pesci di Favignana", perché il protagonista principale mi fa pensare a mio padre, perché anche lui sa molte cose e ha anche lui lavorato sul mare. 

*Laurine Di Bartoloméo, anch'io mi conoscete già. La mia novella preferita è "Se un Tesoro Umano Vivente ti fa una mafalda al prosciutto" perchè per me, il patrimonio deve essere salvaguardato, perché voglio fare degli studi nel turismo. 


Pensiamo che questo libro è bellissimo, perché ci apporta il sole della Sicilia, e ci permette di conoscere meglio quest'isola. Speriamo che la seguita sia cosi bene come l'inizio.

 

 

venerdì 18 febbraio 2011

Il duello a colpi di scoop insaporiti al limone

 La storia si svolge a Lipari, al vecchio porto, in un bar di Marina Corta negli anni Ottanta. Vengono allora presentati due personaggi: il leone delle Eolie e il conte delle Lipari, sono giornalisti. All'epoca, esistevano due giornali siciliani: L'Ora e Il giornale di Sicilia. Leone Bartolino quindi il leone delle Eolie scrive sul giornale del mattino invece Luigi Barrica, il conte delle Lipari scrive su quello del pomeriggio. Quando uno dei loro articoli appare sul giornale, lo firmano, lo danno al cameriere e gli chiedono di mandare l'articolo accompagnato da una limonata fresca per l'altro giornalista. Sono dunque in concorrenza, sono rivali ma provano un certo rispetto l'uno per altro e anche un po' d'amicizia. Inoltre sono precisamente descritti: Leone ha una passione per le barche e i motoscafi, gli piace anche intervistare i VIP di passaggio sulle isole, è il corrispondente del Corriere della sera e possiede una macelleria dove si trovano volti famosi di VIP che ha intervistato. Invece il conte delle Lipari è descritto come qualcuno che gira sempre le isole, non ha grande passione per i VIP ma si sente all'Havana, gli piace la musica e canta ogni giorno "commandante Che Guevara". È il corrispondente del giornale Repubblica. Finalmente loro sono amici e avversari, soprattutto in estate quando c'è molto lavoro non possono approffitare della "calura" o del mare delle isole, infatti rimangono seduti al bar di Marina Corta a bere una limonata fresca, stanno lavorando come nessuno può immaginare. Infine la loro sicilianità si vede nella loro amichevole rivalità, che rappresenta la fraternità siciliana.

Se Palermo sembra Parigi allo chansonnier

Glossario:

Il vicolo: impasse; cul de sac
Il galeone: galion
Chansonnier: compositeur, interprète de langue française
Il fisarmonica: accordéon
L'intonaco: enduit
La spavalderia/la prepotenza: crânerie/arrogance
Lo spazzino: balayeur; éboueur
Strappare: arracher
Aspra: sévère
Il candore: candeur, blancheur
Il cinismo: cynisme
Corazzato: blindé
Il disuso: désuétude
Indifeso: impuissant
Gli artigiani: artisans


Riassunto:
Il maestro Piscopo è un uomo che pensa che Palermo sia Parigi, paragona le due città. E nato vicino ad Agrigento e ha viaggiato molto per il mondo. È andato soprattutto a Parigi e a New York (e anche a Madrid...). Savatteri lo paragona a un bambino e per un bambino, ogni città è bella, soprattutto Parigi.
Da Parigi ha portato le immagini della città, che oggi proietta sulle mura di Palermo, credendo che sia Parigi.
Da New York, ha portato una fisarmonica, che ha comprato da un barbiere che voleva che lo strumento tornasse in Sicilia. Inoltre Piscopo aveva imparato a suonarne da piccolino nelle botteghe di barbieri. Con questo strumento fa delle canzoni per i bambini, d'altronde, è maestro alla scuola elementare di palermo. Gli piacciono molto i bambini.
Ha inciso un compact disc con le canzoni dei barbieri della sua infanzia, i barbieri di Palermo essendo una delle sole cose che non confonda con i "coiffeur" di Parigi. Cosi, le loro canzoni non si perdono nel tempo che passa...
Questo personaggio non è comune perchè vive "nel passato per il futuro", cioè usa i suoi riccordi per fare sorridere i bambini del presente. Le tradizioni del passato, come le canzoni dei barbieri, non si perdono e raggiungono il futuro, e cosi lo spirito siciliano rimane.

Il postino che si fece pittore

Riassunto :
Guiseppe Butera detto " Peppebutera" è un ragazzone di Comitini, è una persona grande e grossa, con una faccia buona, la voce tonante, è entusiasto e appassionato. ha una cassetta di campagna a Muxarello.
è diventato postino per forza. Gli piace sparire spesso prendendo la statale Agrigento-Palermo.
La gente cerca di sapere dove se ne va, facendo ipotesi forse se ne andrà in campagna, forse avrà poteri magici, vorrà tuffarsi nel fiume Platani, forse avrà una storia d'amore con una fata.
è stato spiato da un pastore che ha detto alla gente che l'ha visto. ha sentito musica, una voce di donna, e urlacci di Peppebutera. l'ha visto dipingere.

Al daivolo il marketing, basta essere Capa...lunga

Glossario :

- matto : fou
-  il ghiaccio : glace
-  il cappoto : manteau
- il cacciatore : chasseur
- l'indagine : enquete
- spericolata : temeraire
- cruccio : souci
- tufo : tuf
- scongiure : exorcisme
- il tifo : partisan - supporter
- incassi : encaissement - recette

Riassunto :

Essere impreditore, non è cosi tanto facile, è un mestiere che richiede di essere visionario e opportunista. è la persona che prende rischi e non sempre per guadagnare soldi ma per fissarsi "chalenge".
Amedeo Bruccoleri è nato a Agrigento, ha lasciato la Sicilia per studiare a Bologna. Ha viaggiato in giro per il mondo ed è tornato ad Agrigento.
Amedeo potrebbe essere questa persona, perché ha deciso di aprire una libreria che si chiama "Capalunga".
Niente di straordinario, solo che le tabelle del sole 24 ore, se si guarda il rapporto tra indice di acquisto di libri e la popolazione, Agrigento è al 99simo posto su 103. la qualità di vita non è cosi tanto buona. Quindi c'è un paradosso, apre una libreria mentre non si vendono più i libri. Eppure Amedeo non si arrende.
Aperta con Irma Ambrosini, la sua compagna, una bruzzese che vuole una vita spericolata, ha abbandonato il suo mestiere di chef a Roma. "Chi si piglia, si assomiglia".
La libreria è bellissima, si può viaggiare senza muoversi. è una libreria dedicata ai ragazzi, ai bambini. è un posto pieno d'amore, di convivialità che accoglie anche le scuole. La frequentano il procuratore, le case editrici e gli incassi crescano a poco a poco. Ha saputo creare di nuovo il legame sociale per rafforzare la coesione sociale.
Attraverso Amedeo, vediamo qualche elemento che compone la sicilianità, cioè il fatto di essere testardo, di fare smentire i più pessimisti, il gusto per il rischio, l'amore per la sua città affinché si possa conservare l'anima.

mercoledì 16 febbraio 2011

Nos réflexions sur le livre

Je  pense qu'il est très intéressant de comprendre, comment les événements historiques et le poids du passé peuvent influer sur les problèmes d'une jeune fille adolescente. Un autre aspect important, selon moi,  concerne les questions morales et éthiques qui se posent et, par consequence, les choix que le protagoniste a à faire, entre la pax de la famille, et son devoir.
                                                                                                                                    Margherita Bruno
                                                                                                                       

Je pense que ce roman a été très intéressant parce que m’a suscité impressions diverses par rapport aux autres romans que parlent de camp de mort. En effet le roman n’est pas une histoire habituelle de morts et d’ exploitations, mais il représente le passé que a une répercussion sur le présent de la protagoniste.   
                                                                                                                                         Adriana Pitò


Selon moi, le livre a été un moyen de réflexion sur l’attitude de qui a vécu l’atrocité du camp de mort, en effet  le grand père de la protagoniste a voulu  carrément bruler  sa maison et changer identité pour oublier son passé.   
                                                                                                                                     Irene Pirricone

Le Roman Sobibor m'a fait réfléchir beaucoup sur les souffrances causées par la guerre qui continue à être un fléau du monde. En fait, l'auteur du livre a voulu souligner la cruauté de cette période, en particulier dans les camps de mort , qui conduit un adolescent à se révolter contre cette horreur et se réfugier dans l'anorexie. Donc, Jean Molla  affronté des problémes du passé et des problémes des adolescents, comme l’anorexie.
                                                                                                                                       Marina Cusenza

Je  pense que Sobibor est  un livre très interessant parce-que l’auteur  a ètè capable de traiter une thème historique et en meme temps une question d’actualité,  comme celle de l’adolescence et des problemes liès  à cette période difficile de la vie.  
                                                                                                          Nadia Benenati

Pour moi, le livre traite d'une manière intéressante le thème de l'anorexie, en cherchant les causes de ce problème très généralisée de la jeunesse et de le montrer à travers les expériences de vie d'une jeune fille, Emma. L'indifférence des parents et la découverte d'un terrible secret jalousement gardé par les grands-parents sont la cause de sa vie difficile.
                                                                                                                                     Angela Caleca

Selon  moi  Sobibor  est  un  livre  magnifique  parce  que  il parle des  thèmes  très  importantes  comme  la anorexie e  le  nazisme. On peut  voire  l’énorme influences  du passé sur  le  présent d’une  jeune fille  qui  est  pris  par  le  désir de  savoir  la  vérité de  sa  famille. J'ai été frappé par sa sensibilité à propos des faits  historiques, et malgré ses problèmes, elle a montré d’ être une fille forte, pleine  de vie.
                                                                                                                                    Eliana  Laudani

 

venerdì 11 febbraio 2011

Il baritono del Santo Padre

spuntare: surgire
liturgia: liturgie
solenni: solennel
compiacimento: complaisance
sbigotimento: consternant
scomodare: déranger
Quant'è beddu: ?
coro: coeur
ombelico: nombril


La storia commincia in una casa siciliana, tutti guardano la televisione per vedere Peppino, un baritono siciliano molto famoso che canta vicino al Papa col coro della capella Sistina al Vaticano. Quelli che guardano la tv conoscono bene la storia di Peppino ma si chiedono chi sono gli altri accanto a Peppino perché anche loro avranno una storia. Infatti Peppino è descritto come una persona per bene, è nato a Agrigento, si chiama Giuseppe Dalli Cardillo ma è chiamato Peppino. Tuttavia i suoi genitori non sono ricchi, all'inizio cantava sulla piazza di Agrigente, ma dopo si rende conto del suo talento e commincia a sognare di una grande vita di tenore; comunque entra nel conservatorio a Caltanisseta. Però ha la voce di un baritono, si diploma ma deve partire dal suo paese e andare a Nord, a Firenze per perfezionarsi e trovare un lavoro. Commincia a cantare per i matrimoni e nelle catedrali ma non gli basta e decide di presentarsi al concorso di canto per entrare nel coro del Papa. Lui spera ma non si fa grande illusione perché è molto difficile però ce la fa e finisce davanti a tutti gli altri candidati. Finalmente, si aprono le porte della basilica San Pietro e può cantare davanti al mondo. Ecco la storia di Peppino ma forse gli altri membri del coro avranno anche loro una bella storia e se la meritano !

Se un Tesoro Umano Vivente ti fa una mafalda al prosciutto

Statale : d'état
Cavalcavia: viaduc
Scoscesa: abrupte, escarpé
Quadrivio: carrefour
Pierandelliana: comme les oeuvres de Pierandello
Paradosso: paradoxe
Caretto: charette
Traino: traction (cheveau de trait)
Sgrettolarsi: s'effriter, se désagréger.

Si tratta di un personaggio, Raffaele La Scala, che ha perso suo padre da piccolo, ha imparato il mestiere di fabricante di caretti, per portare soldi a casa e vivere. Ha imparato colle più grandi famiglie di fabricanti siciliani. Dopo è dovuto andare alla guerra, e quando è tornato ha continuato a costruire dei caretti e ne ha venduto un sacco! Sopratutto che erano bellissimi con molti colori e originali. Colla modernisazione e l'arrivo dei motorini lui aveva meno ordini. Ha chiuso bottega e si è promesso di non fare mai caretti di nuovo.
Ha lavorato con sua moglie e ha fatto i panini per gli studenti ma quando la sua nipotina è nata ha deciso di lasciare qualcosa di se stesso. Dunque decisò di ricomminciare la fabricazione di caretti e così avrebbe lasciato un ricordo.
Suo figlio, Marcello, l'aiutò e imparò il mestiere. Mentre suo padre aveva comminciato con i caretti, e finito con i panini, suo figlio fece il percorso inverso. 
Oggi  Raffaele è morto e Marcello continua la tradizione ed è Tesoro Umano Vivente, patrimonio protetto dall'Unesco.
E se andate in Sicilia, non dimenticate che c'è un tesoro umano sull'isola.

venerdì 28 gennaio 2011

Glossario e riassunto di "la migliora parola è quella che non si dice"

Glossario :
- gelso : mûrier
- scorbutico : revêche
- speculazione edilizia : speculation mobilière
- fogna : égoût
- randaggio selvaggio : errant
- sfacelo : ruine
- clamoroso : retentissant
- caparbio : entêté
- spaghettate : taillées en spaghetti



Riassunto :

     Questa storia ci racconta la vita di un messinese innamorato perso delle sue isole.Alessandro lanza, titolare di un'azienda che si occupa di stampa e di tipografia, è un personaggio che non si arrende di fronte alle avversità.Non è qualcuno di rassegnato , però combatte con dedizione per le sue isole : le Isole Eolie.
è impegnato in politica ,siccome ha fatto parte del Partito Nazionalista Siciliano ,vuole radunare i suoi amici mentre se ne fregano.Usa mezzi di protesta un po' particolari con lo sciopero della voce che gli permette di lottare contro il sistema attuale.Usa, anzi, mezzi come gli sms o letterine .La sua azione è stata riconosciuta dalla stampa , più particolarmente dal Corriere della Sera .Questo giornale ha dato all'azione di Alessandro un lato popolare e degno, è quindi un movimento non-violento e non-rumoroso.
Non si sa quando finirà il suo sciopero, però parlando con i suoi figli  parla di nuovo ma niente in rapporto con la politica ma in rapporto con l' insegnamento dell'amore per il patrimonio siciliano .

Il grand sacerdote del Codice di Vigàta

 glossario:
Il puparo: le marionettiste
Il sacerdote: le prêtre
Il Sommo: le très haut
addirittura: et même


RIASSUNTO:

Gaetano Savatteri inizia presentando l'Italia come il paese dei presidenti, e ci parla di un presidente ancora più importante e potente che Totò Cuffaro, il 'u Presidenti.
Dietro il titolo di 'u presidente si nasconde Filippo Lupo da Castelbuono. Quest'uomo è meraviglioso e ha una memoria elefantiaca. Per l'autore non conoscere quest'uomo è una colpa, e non conosciamo niente se non lo conosciamo. Quest'uomo è il sacerdote di una religione il cui Sommo è Andrea Camilleri.Ha costruito un sito internet che è il Tempio di questa religione e lo dirigge come un puparo. Entrare sul sito è come entrare in una setta, ci sono plurali livelli, con devoti e santi. Il sacerdote è segreto e discretto, ma anche sornione. Ogni parte del sito è dedicata al Sommo e solo Filippo può pavoneggiarsi di avere letto tutto.C'è solo una persona che può rivaleggiare con lui, ed è una donna e lei conosce tutto degli autori siciliani. E' pericoloso mormorare il suo nome; e addirittura, è sua moglie.

Presentazione dei personaggi:
Totò Cuffaro: Salvatore Cuffaro, medicino nato a Raffadeli nel 1958 è un uomo politico italiano, presidente della Sicilia dal 16 luglio 2001. Membro del UDC (destra siciliana), aveva dei rapporti con la mafia siciliana, ed è stato condannato nel 2010 a 7 anni di prigione.

Andrea Camilleri: nato il 26 settembre 1925 a Porto Empedocle, è un regista e uno scrittore italiano (commissario Montalbano, per esempio). I suoi libri non sono solo poiliziati ed è entrato nell'Olimpo degli autori italiani.







Lu

Il raìs che conta i pesci di Favignana

Anzitutto il testo comincia con un lessico di matematica con cifre e formule matematiche, siamo a Favignana, in un piccolo porto siciliano. Sono citati molti personaggi famosi che hanno tutto un punto un commune: hanno trovato la loro ispirazione davanti al mare come Flaubert, Empedocle, Pitagora, Archimede... Poi l'autore si interessa ad un abitante di Favignana, un vecchio pescatore che si chiama Gioacchino Cataldo. Quest'uomo ha una particolarità, infatti è capace di individuare un giorno della settimana di qualsiasi anno. Inoltre non vuole rivelare il suo segreto inventato da lui secondo il testo. Lui ha anche una memoria straordinaria e dice che è grazie alla quantità di pesce che mangia all'anno. Finalmente, il suo mondo quindi Favignana, è composto secondo lui da cifre, somme, addizioni e sostrazioni.

Quindi abbiamo visto la storia del pescatore di Favignana ma possiamo adesso entrare nei detagli vedendo la sicilianità di questo personaggio e l'ispirazione che gli da il mare.
Prima questo pescatore è appassionato dal mare. Ci sono tanti personaggi famosi citati che sono tutti stati ispirato dal mare a un momento della loro vita. Per esempio Flaubert dicendo che davanti al mare ogni borghese viene colto da pensieri profondi. Il mare ha anche ispirato Archimede o ancora Pitagora per i principi meccanicistici o grande formule matematiche. E per il nostro personaggio allora ? Anche lui trova l'ispirazione nel mare. Infatti durante la sua vita, attraversa mari di numeri, ha una grande memoria, si ricorda di quanti pesci erano pescati nel 1875. Si dice che lui ha la memoria aritmetica di un liceale. Comunque il suo mondo è composto di numeri e possiamo, secondo lui, trovare relazioni tra il mare e le matematiche. Per esempio, dice che c'è un rapporto tra il tonno rosso e la matematica o ancora il pesce crudo con l'eternità: per Cataldo è evidente che esiste un legame.
Finalmente per lui, "un pesce, due pesci, una moltitudine di pesci nel mare tendente all'infinito". Un legame esiste allora tra Cataldo e il mare come l'abbiamo visto, è questo la sua sicilianità, rinasce nel mare siciliano nel senso che è attacato a valori ben precisi, è un pescatore e non può vivere senza il mare. Nel testo sappiamo che Cataldo è un celebrità, è molto conosciuto: "è il raìs della mattanza". Però ha un mestiere difficile ma non vuole lasciarlo, è attacato al mare e alle sue convinzioni, è un siciliano.

venerdì 14 gennaio 2011

glossario e riassunto di "la pietra che ispiro Empedocle"

inseguire: poursuivre
cancrena: gangrène
ruggine: rouille
macchia: tâche
nafta: mazout, gasoil
approdare: accoster
scrostare: s'écailler
gallegiamento: flottabilité
scorticare: écorcher
corrodere: ronger
tela: toile
intreccio: enchevêtrement
confine: limite
rogito: acte notarié
catasto: cadastre
strettoia: situation
allaciar: laçer
solaio: grenier
scavare: creuser
serbatoio: citerne
dondolare: balançer
ancorare: ancrer
molo: quai

Franco Fasulo è un siciliano, abita vicino al mare nella provincia di Agriggento. Lui è un pittore, si ispira dei colori del mare per dipingere: "macchie di nafta" "vernici scrostate" "della ruggine" e tutto quello che ha un rapporto col mare, è "l'essenza delle sue tele". Grazie alla sua passione, è diventato un esperto in vecchie navi. Vive dalla sua passione vendendo le sue tele ma ha finalmente scelto di andare a Nord. Non guadagnava abbastanza soldi e soffocava nella sua piccola isola. Decide di comprare una chiesetta tra la Lombardia e il Piemonte, incontra molti problemi col catasto e la sovrintendenza. Infatti lui ha scelto di comprare una chiesetta perchè è inamorato delle vecchie pietre, gli ricordano la Sicilia con l'aspetto storico di ogni pietra siciliana che ha una storia e non vuole coprirle di cemento; è una delle cause della sua partenza, non vuole anche scavare nella sua chiesetta per fare un soppalco ma l'architetto gli spiega che nella regione dove ha comprato non ci sono sacre pietre ma solo metano. Infine, scavando per fare il soppalco, scopre metano che gli ricorda "l'odore della nafta sulle mani", ha l'impressione di essere rimasto in Sicilia vicino al mare.

Biografia

          Ciao! Siamo studenti francesi in "Terminale", l'ultimo anno di liceo, Honoré d'Urfé di Saint Etienne. Ci sono due alunni in "Terminale" indirizzo scientifico, tre in letterattura, e infine, due in economia.
          Stiamo studiando il libro che ci avete raccomandato. Ecco, vi presentiamo la biografia di Gaetano Savatteri, e qualche opera. 
            Speriamo che vi piacerà!


          Gaetano Savatteri è nato a Milano, nel 1964. E un giornalista e uno scrittore italiano.
          Nato a Milano da genitori originari di Racalmuto, a dodici anni torna con la famiglia in Sicilia. Quando era giovane, si dedica al giornalismo, e nel 1980 insieme ad altri giovani, fonda un periodico, Malgrado Tutto, che potrà vantare la pubblicazione di alcuni articoli di Leonardo Sciascia, Andrea Camilleri, Giuseppe Bonaviri e Matteo Collura.
          Dopo avere avuto la maturità, Savatteri comincia a lavorare al Giornale di Sicilia, per poi trasferirsi a Roma prima come inviato di L'Indipendente, e in seguito, come giornalista del TG5.
          Gaetano Savatteri ha anche scritto Strani nostrani che è stato presentato il 21 agosto 2009, a Castelbuono. Questo libro è un'antologia dei ritratti di siciliani fuori dall'ordinario.

Bibliografia :
- La sfida di Orlando - 1993
- La ferita di Vishinskij - 2003
- I siciliani - 2005
- Verde, racconto in sei colori siciliani - 2005
- Uno per tutti - 2008
- Strani nostrani - 2010



lunedì 10 gennaio 2011

"Le chapitre que j'ai apprecié" Alessia Plaia

Emma,c'est une fille appartenant à une famille aisée et sans problèmes. Personne ne sait pourquoi elle déteste son corps. Elle vomit pour être plus légère, chaque jour elle devient plus maigre. La partie la plus interessante pour moi c'est le debut du livre où l'auteur raconte que Emma a volé des paquets de gâteaux dans un magasin, pour cela, quand elle rentre chez elle, elle voudrait être grondée par sa mère plutot que être consolée, par les phrases "Je t'aime bien", "Ce n'est pas grave!". Elle aurait voulu qu'on lui demandait pourquoi elle avait volé, si elle l'avait fait exprès de se faire surprendre à voler et si elle le regrettait. Mais sa mère n'a rien demandé et n'a rien dit. Emma pense être toute seule. La soirée avant elle avait vomi encore et elle s'etait évanoui et quand sa mère l'a trouvée au sol, elle a été amoreuse comme toujours. le thème principal dans cette partie est certaiment l'anorexie causée par les rapports avec ses parents: elle pense que son père n'est pas très présent et que sa mère veut ignorer les problèmes de sa fille. Cette histoire se déroule de nos jours, à travers les yeux d’une jeune anorexique.

Résumé


« J’ai vomi pour la dernière fois ». C’est Emma, la protagoniste du roman « Sobibor » qui parle.Elle est anorexique et le refus de la nourriture c’est pareil à son refus d’accepter la réalité. Réalité qu’elle a découverte en trouvant un journal intime. Le passé ruine le présent ? Dans ce cas oui, parce que Emma découvre, en le lisant, que son grand-père Jacques Desroches était un soldat nazi dans un camp de mort polonais : Sobibor. Là-bas il a rencontré sa future épouse Mamouchka. Ils décident de fuir pour se créer une nouvelle vie, sans le souvenir du passé. Pour cette raison ils s’installent dans une ferme, où Jacques, pour ne pas se faire reconnaitre, il est forcé de changer  son identité. Pour oublier définitivement le passé, ils décident de bruler leur ferme, en faisant croire aux voisins d’être morts, à cause d’une incendie. Dans la maison brulée, Jacques a laissé volontairement son journal intime, où il écrivait ses sentiments pendant le séjour dans le camp de mort. Mais Mamouchka prend le journal et l’emporte avec elle dans leur nouvelle maison qui se trouve  dans une nouvelle ville, où ils forment leur famille. Emma, leur petite-fille, après la mort de Mamouchka,  découvre sur une armoire, un journal et en le lisant elle comprend que Jacques Desroches est son Grand-père. Choquée de cette nouvelle, Emma force son grand-père à lui expliquer toute la vérité. A la fin, à cause de ses tourments, Jacques Desroches, il se pend en laissant Emma dépositaire d’un secret de famille beaucoup trop lourd pour elle.

La vie de Jean Molla

Jean Molla, est né en décembre 1958, le 28 précisément, à Oujda au Maroc.C’est un auteur français de littérature d'enfance et de jeunesse.
Jean Molla a fait ses études de lettres à Tours et à Poitiers puis, un peu par hasard, des études de tourisme.Il a été successivement apiculteur, professeur de guitare classique et guide dans un musée pour finalement devenir professeur de lettres. Après avoir enseigné dans de nombreux établissements de la Vienne et du Nord de la France, il exerce aujourd’hui dans un collège de ZEP, à Poitiers.
Son goût pour la lecture le poussa à écrire dès l'âge de 10 ans, mais ce n'est qu'en 2000 juste avant la naissance de son fils, Noé, qu'il ne commença réellement à publier ses œuvres.C’est l’auteur de plusieurs romans comme: Copie conforme(Prix de la ville de Vannes 2003), La fille aux semelles de plomb, L’alphabet farfelu((en collaboration avec Marie-Pierre Schneegans, illustratrice), Une Surprise pour Grand-père,  Le Duel des sorciers,  Le chevalier aux trois visages, La revanche de l'ombre rouge, recueil de nouvelles, Le parfum du ruban vert, "Les revenants", Amour en cage, recueil de nouvelles, Sobibor(, collection Scripto. (septembre 2003). Prix de la ville de Loudéac 2004, Prix de la ville de Villefranche de Rouergue 2004, Prix du roman historique de la ville de Poitiers 2004, Prix de la SNCF 2004, Prix Gayant Lecture de la ville de Douai 2005. Prix européen des lycée agricoles du Limousin 2005. Prix littéraire du Bessin Bocage 2005. Prix des lecteurs en Seine 2005. Prix des lecteurs de Cherbourg 2005. Prix Enlivrez-vous en mai, Thionville 2005. Traduit en anglais, en japonais, en turc, en macédonien, en espagnol.) etc..



Nadia Benenati, Marina Cusenza, Simona Longo.

Les thèmes principaux

La Shoah

La Shoah (en hébreu <<catastrophe>>), connue également sous le nom d’Holocauste, est l'extermination systématique par l'Allemagne nazie des trois quarts des Juifs de l'Europe occupée. Ce qui représente entre cinq et six millions de victimes selon les estimations des historiens. L'extermination des Juifs, cible principale des nazis, fut perpétrée par la faim dans les ghettos de Pologne et d'URSS occupées, par les fusillades massives des unités mobiles de tuerie des Einsatzgruppen sur le front de l'Est (la « Shoah par balles »), au moyen de l'extermination par le travail forcé dans les camps de concentration, dans les « camions à gaz », et dans les chambres à gaz des camps d'extermination. La Shoah constitue l'un des événements les plus marquants et les plus étudiés de l'histoire contemporaine. Son impact moral, culturel et religieux a été immense et universel, surtout depuis sa redécouverte à partir des années 1960-1970. À côté de l'investigation historique, la littérature de la Shoah offre quelques pistes aux nombreuses interrogations posées à la conscience humaine par la nature et l'horreur exceptionnelles du génocide. En 1995,le président Jacques Chirac a reconnu la responsabilité de l’état français dans le rafle du Vel d’Hiv et la déportation des Juifs .

Eliana Laudani.

                                                            Négationnisme
Le terme négationnisme désigne, dans sa signification première, la négation de la réalité du génocide pratiqué par l'Allemagne nazie pendant la Seconde Guerre mondiale contre les Juifs, les Tziganes, les handicapés et le cadre politique hostiles à Hitler, c'est-à-dire la négation de la Shoah. Le négationnisme consiste ainsi à nier l'existence des chambres à gaz d'extermination ou de la volonté d'extermination des Juifs d'Europe par les nazis, considerés des mythes. L'expression publique de ces propos est sanctionnée comme délit dans de nombreux pays (le 26 janvier 2007, l'Assemblée Générale des Nations Unies a adopté par consensus une résolution condamnant le Négationnisme.)
 De nos jours, on entend aussi encore des gens qui ont le courage de nier ce terrible moment de l'histoire... On peut citer, dans ce cas, le professeur C. Moffa qui, pendant son cours d'histoire à l' université de Teramo, en Italie, a dit que les temoignages des survivants au "soi-disant Holocauste" ne sont pas fidèles et dignes de foi!! Et l'évêque anglais Richard Williamson qui avait déjà affirmé, en avril 1989, que la Shoah c'était une invention de sionistes en vue de la création de l' Etat d' Israel et nia notamment à plusieurs reprises l'existence des chambres à gaz. En 2008 il a confirmé ses propos negationniste, en disant au cours d'une interview: "Je crois qu'il n'y a pas eu de chambres à gaz. (...) Je pense que de 200.000 à 300.000 Juifs ont péris dans le camp d'extermination, mais pas un seul dans les chambres à gaz". Le 19 janvier 2009, le contenu de l'interview a été révélé au public par le magazine allemand "Der Spiegel". La diocèse "rejette complètement toute forme de racisme ou antisémitisme". Aujourd'hui il a été suspendu "a divinis sine die".


Sabrina Benenati.

                                         L’anorexie, une maladie
                       pas comme les autres

L’anorexie est un symptôme médical rare, celui de la perte de l’appétit. La malnutrition et ses complications en sont les conséquences. Dans le roman la description clinique est réaliste. Les portraits d’Emma ne font aucun doute sur son excessive maigreur ; les carences alimentaires, l’hospitalisation et l’alimentation de force sont des exemples. Le problème c’est que Emma est atteinte d’anorexie mentale  parce qu’elle lutte activement contre la faim. Cette volonté de maîtriser son poids et son corps trouve en particulier son origine dans l’importance qu’Emma accorde au regard que les autres portent sur elle et dans les images qu’elle se forge da la jeune fille idéale ; elle se regarde dans beaucoup de miroirs, sois matériels que vivants.
Tout ça est celui qui passe à beaucoup de personnes au monde, sois filles que garçons, selon des études récents, mais les causes principaux à nos jours sont la publicité , qui souvent envoie aux adolescentes le faux message qu’à un corps parfait correspond l’acceptation sociale. Beaucoup d’adolescentes pensent qu’on est acceptés  par les autres seulement si on est attractives et en poids idéal. Ça semble particulièrement important dans les rapports d’amitié ou avec les sexe opposé.
L’anorexie est pensée comme la solution la plus rapide pour obtenir le corps idéal mais la plupart des gens qui viennent diagnostiqués comme anorexiques perd le contrôle sur soi même et pense que l’unique chose contrôlable soient ses propres habitudes et estime vraiment qu'il est juste que ce qu'on fait. D’autres sentent la nourriture comme un ennemi, ou ennemi de son propre corps.
Les anorexiques sont souvent des personnes appréciées  et avec beaucoup de qualités, mais perfectionnistes, qui souhaitent d’être parfaits en chaque domaine. Ils peuvent souffrir aussi de faible estime de soi, à cause de crises familiales, avoir une faible imagine de soi et ils sont facilement sensibles. Le traitement le plus efficace est de leur faire comprendre ce qu'ils sont vraiment adorables et agréable pour ce qu'ils sont!
Tout le monde a un propre personnalité et ce n’est pas le corps à la faire…


Vera Pizzitola.